Ansia definizione
L’ansia è un termine usato per definire un complesso gruppo di sintomi, fisici e psichici, che possono insorgere in un individuo particolarmente stressato e in difficoltà con la vita quotidiana, la famiglia, le relazioni (di coppia, sul posto di lavoro, nel gruppo sociale). L’individuo ha una reazione deficitaria ad uno stimolo che viene da lui inteso e interpretato come minaccioso, o comunque difficile da affrontare con gli strumenti a sua disposizione. Queste reazioni deficitarie possono essere cognitive, comportamentali e anche fisiologiche. L’ansia, infatti, può portare, in situazioni di difficoltà, anche disturbi psicosomatici.
Provare ansia nella vita quotidiana non è di per sé un problema, anzi è abbastanza normale. La difficoltà sopraggiunge quando le sensazioni provate sfuggono dal controllo e diventano debilitanti e croniche, in altre parole quando la percezione della nostra ansia non ci permette di svolgere azioni fino a poco prima considerate normali, come ad esempio prendere il treno, guidare, uscire di casa. Nel momento in cui l’ansia riesce a sopraffare la persona, possono sopraggiungere anche attacchi di panico.
Dr.ssa Luisa Merati
Contro l’ansia e gli attacchi d’ansia da oltre 40 Anni.
Sono Medico, Psicologa, Psicoterapeuta,
Esperta di Medicina Psicosomatica e Ipnosi.
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Istruttrice Senior di MBSR Mindfullness,
Pratictioner EMDR, Terapeuta Psiconcologa Metodo Simonton.
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in Via Paolo Giovio 28
Ansia cause
Ci sono varie cause che possono portarci a sviluppare ansia nel corso della nostra vita. Le principali sono legate allo stress.
Che cos’è lo stress? E’ principalmente una risposta specifica che il nostro organismo fornisce alla richiesta dello svolgimento di un compito e alla sua percezione: più percepiamo una situazione come stressante, più il nostro corpo e la nostra mente si attiveranno per gestire il tutto. Le relazioni quotidiane (con il nostro datore di lavoro, i colleghi, la famiglia) possono farci percepire che “qualcosa non sta andando per il verso giusto”, quindi siamo schiacciati tra il voler rientrare nei ranghi prestabiliti e magari il desiderio di fare altro, andare altrove, prendere un’altra strada. Ci sono poi ovviamente cause più complesse e indipendenti dalla nostra volontà, come ad esempio eventi traumatici improvvisi. L’ansia, abbiamo detto, può essere un segnale che il nostro corpo ci manda quando una situazione sta diventando insostenibile. Se il nostro corpo non ci imponesse di fermarci, onestamente, lo faremmo mai? Le pressioni sociali, l’ansia da prestazione, nel lavoro, come nello studio o nello sport, la non adesione a modelli socialmente prestabiliti, una scarsa autostima, sono tutti elementi che fanno parte della nostra vita e a volte ci rendono difficile affrontare le situazioni di vita quotidiana con positività.
Ansia significato
Quello che spesso succede con l’ansia è che questa arrivi quasi per “proteggerci”: con i suoi sintomi fisici, cognitivi e comportamentali è una reazione che cerca di proteggerci dai rischi, facendoci magari fermare un momento prima che la situazione possa peggiorare, mantenendo uno stato d’allerta. Tramite l’ansia identifichiamo, a volte inconsciamente, una situazione possibilmente nociva per noi stessi e ci fermiamo prima che il tutto possa peggiorare.
Sintomi dell’ansia fisici, mentali (cognitivi) (psicologici) (e comportamentali)
I sintomi principali quando si soffre di ansia si dividono in tre gruppi principali: cognitivi/mentali, comportamentali e fisici.
- Cognitivi/mentali
- Iniziale percezione di allarme e di pericolo
- Sopraggiungono al cervello pensieri ed immagini negative
- Si ha una sensazione di vuoto mentale, di incapacità di ragionare
- Si pensa di essere al centro dell’attenzione altrui a causa dei sintomi
- Inizio di pensieri intrusivi
- Diminuzione della concentrazione
- Comportamentali: quando la persona comincia a percepire uno stato d’ansia, la prima cosa che tende a fare è quella di esplorare l’ambiente circostante (agitazione motoria) per valutare la situazione che si è venuta a creare. Come mai mi sento in ansia? E’ successo qualcosa? Riconosco una situazione che normalmente mi mette in difficoltà, oppure mi trovo in una situazione nuova, sconosciuta, che non so come affrontare? La mente si chiude immediatamente su se stessa cercando innanzitutto il modo per uscire dalla situazione che ha creato il disagio, per poi cercare in tutti i modi di evitarla anche successivamente.
Il meccanismo di difesa principale negli stati d’ansia e negli attacchi di panico è l’evitamento e la ricerca di vie di fuga. - Fisici/fisiologici: l’ansia è spesso accompagnata da una sintomatologia fisica, come ad esempio:
- Sudorazione
- Ritmo cardiaco aumentato/palpitazioni/dolore toracico
- Sensazione di mancanza d’aria/mancanza di respiro
- Tensione del corpo
- Tremore
- Aumento della frequenza cardiaca
- Vertigini e nausea
- Formicolio alle mani o generalizzato
- Disturbi del sonno
Attacchi di ansia cosa fare
Spesso le persone con disturbi d’ansia o attacchi di panico si spaventano perché i sintomi fisici somigliano o si possono confondere con una sintomatologia grave, come ad esempio attacchi di cuore. Il consiglio se dovesse capitare è quello di rivolgersi innanzitutto al proprio medico per monitorare la situazione psicofisica.
Un altro dei problemi principali con l’ansia e gli attacchi di panico è la paura che possano ricapitare. Pazienti che hanno avuto anche solo sporadici attacchi d’ansia nella loro vita vivono nel terrore che possa accadere di nuovo. Si crea quindi inevitabilmente un circolo vizioso: non sto avendo attacchi d’ansia, ma ho l’ansia che possano arrivare da un momento all’altro. Tutto ciò è ovviamente legato alla mancanza di controllo di se stessi e delle situazioni che ci circondano che l’ansia inevitabilmente crea.
Ansia cura/ansia rimedi
Nei disturbi d’ansia solitamente le strade che si possono intraprendere sono due: una è la terapia psicologica, con uno psicologo e/o psicoterapeuta; l’altra è la terapia farmacologica, con il proprio medico di base o uno psichiatra. Le due non devono necessariamente escludersi a vicenda, anzi: l’ideale sarebbe poter valutare insieme qual è la strada migliore da seguire in una visione olistica della persona. La terapia farmacologica può, infatti, aiutare nella parte iniziale, per aiutare la persona a gestire la sintomatologia (in particolare quella fisica, che può essere debilitante). Contemporaneamente, la psicoterapia analizza la situazione del punto di vista emotivo, cognitivo e relazionale, andando a valutare le dinamiche che hanno portato la persona a trovarsi in difficoltà, per cercare di aiutarla ad affrontarle e non ad evitarle, senza “metterle sotto il tappeto”. Possono aiutare nella gestione anche tecniche di rilassamento e meditazione come ad esempio la Mindfulness. Queste ultime ovviamente non sono condizione necessaria e sufficiente ma vanno affiancate ad una terapia più strutturata. Anche l’ipnosi è una modalità innovativa per il supporto psicologico dell’individuo in uno stato d’ansia. Un intervento di ipnosi punta a migliorare l’autostima e rafforzare l’io e l’immagine di sé; cerca quindi di stimolare quegli aspetti della nostra personalità atti a trovare nuove soluzioni ai problemi che ci attanagliano.
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Luisa Merati. 40 anni di esperienza
Affrontare il problema è il primo passo per provare a risolverlo.
Sono medico, psicologo e psicoterapeuta, sono esperta in ipnosi clinica, medicina psicosomatica, tecniche di visualizzazione e rilassamento. Curo il paziente nella sua totalità, considerando ogni patologia come risultato di una complessa interazione tra la mente e il corpo.
Come posso aiutarti? Mettendo a tua disposizione la mia esperienza e le mie capacità per iniziare insieme un percorso personalizzato verso la soluzione dei disturbi che ti affliggono, aiutandoti a raggiungere una maggior consapevolezza e comprensione della tua personalità e un migliore stato di benessere mentale.
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