L’ipnosi è una disciplina che permette di raggiungere uno stato di coscienza diverso, detto anche trance ipnotica. Questa condizione di profondo rilassamento può essere utilizzata per affrontare diversi problemi e disturbi, tra cui l’ansia o l’abitudine al fumo.
Le tecniche disponibili sono molte. Tra quelle più diffuse troviamo l’ipnosi terapeutica, che permette di avere accesso alle dinamiche inconsce, l’ipnosi regressiva, attraverso la quale il soggetto ricorda esperienze passate e può attivare il processo di rielaborazione e l’ipnosi progressiva, che cerca di stimolare nel paziente una visione del proprio io nel futuro, per ampliare la propria visione del presente.
Ma come funziona l’ipnosi, a cosa serve e quando può essere presa in considerazione come opzione terapeutica?
Come funziona una seduta di ipnosi
Durante le sedute di ipnosi, l’ipnoterapeuta guida il paziente in uno stato di rilassamento e di concentrazione intensa. La struttura di questi momenti può essere flessibile per incontrare le esigenze del soggetto ma possiamo suddividere il processo ipnotico in queste fasi:
- preparazione: in questa prima fase c’è la conoscenza tra il paziente e il terapeuta che raccoglie tutte le informazioni utili ai fini della terapia. La positività e la motivazione della persona sono fondamentali per la riuscita del trattamento;
- induzione: l’ipnoterapeuta guida il paziente in uno stato di trance attraverso una serie di suggerimenti e in un ambiente tranquillo, privo di stimoli;
- lavoro terapeutico: una volta raggiunto lo stato di rilassamento profondo, il paziente viene invitato a concentrarsi su se stesso attraverso suggestioni, visualizzazioni guidate, ricostruzione di esperienze passate o utilizzo di strategie per affrontare problemi emotivi o comportamentali specifici. Durante lo stato ipnotico la persona è più ricettiva e quindi può essere più aperta ad accogliere cambiamenti o nuovi atteggiamenti;
- risveglio: alla fine della seduta, l’ipnoterapeuta guida la persona fuori dallo stato di trance.
Il rapporto di fiducia ed empatia che si instaura tra il terapeuta e il paziente ha un ruolo centrale nelle sedute. È infatti grazie a questa relazione se le tecniche applicate hanno un effetto migliorativo o benefico.
A cosa serve e quando ricorrere all’ipnosi?
L’ipnosi può essere utilizzata come strumento terapeutico in diversi contesti ma una delle sue applicazioni più comuni è il trattamento dell’ansia. Grazie al suo effetto rilassante, infatti, l’ipnosi può aiutare le persone a gestire lo stress e a combattere l’ansia, riducendone i sintomi, anche nei casi di fobie, disturbi di ansia generalizzata o disturbo da stress post-traumatico.
Inoltre, può essere utilizzata anche per curare i disturbi del sonno, controllare dolori cronici o acuti e affrontare problemi o traumi emotivi, perché favorisce la comprensione e la trasformazione dei pensieri e delle emozioni negative.
Come pratica, l’ipnosi non presenta rischi o pericoli particolari ma, modificando lo stato di coscienza, deve essere praticata esclusivamente da professionisti.
Ipnosi per smettere di fumare: è efficace?
La scelta di ricorrere all’ipnosi per smettere di fumare o trattare il tabagismo si è molto diffusa negli ultimi anni, e diverse ricerche hanno evidenziato l’efficacia di questo strumento per liberarsi dalla dipendenza.
Con l’aiuto dell’ipnoterapeuta, il fumatore può iniziare a districare i pensieri e cambiare i comportamenti legati al tabagismo. Ma come?
Durante le sedute di ipnosi, attraverso l’induzione ipnotica, viene rinforzato l’io e vengono proposte delle suggestioni di proiezione nel futuro che comprendono il benessere e tutti i benefici che smettere di fumare comporta. L’obiettivo è quello di creare un’avversione al fumo – che viene presentato come un veleno o un indebolimento – facendo leva sull’indipendenza che il soggetto vuole riacquistare e sulla libertà dal fumo che può raggiungere. Oltre a questo, l’ipnoterapeuta insegna al paziente tecniche di autoipnosi volte a mantenere lo stato di rilassamento anche a casa per evitare ricadute e controllare il nervosismo che si presenta durante l’astinenza.
Un colloquio per parlare di ipnosi
Se sei interessato all’ipnosi come pratica e desideri saperne di più, potresti considerare la possibilità di chiedere un colloquio a un professionista oppure partecipare a un seminario sull’argomento. In entrambi i casi, potrai incontrare esperti in ipnosi e avere l’opportunità di fare domande, confrontarti e approfondire la tua conoscenza sull’argomento.
I colloqui sull’ipnosi possono essere un modo per entrare in contatto con questo strumento e scoprire nuovi approcci e tecniche utilizzate nell’ambito dell’ipnositerapia. Potresti trovare la motivazione per iniziare il tuo personale percorso o informazioni preziose che potrebbero guidarti nella tua ricerca sull’ipnosi e sulle sue potenziali applicazioni terapeutiche.
La psicoterapia come rimedio alla cefalea tensiva
La psicoterapia è sicuramente uno strumento utile per intervenire sul mal di testa da stress. Questo perché indaga sulle cause e aiuta la persona a esternare e risolvere le problematiche che lo affliggono, e va oltra alla terapia sintomatica.
Il risultato del percorso è l’allentamento delle rigidità del paziente, fino all’attenuazione o scomparsa totale dei sintomi. Anche attraverso tecniche specifiche di rilassamento, come il decondizionamento o biofeedback.
Se vuoi saperne di più, contattami senza impegno. Possiamo anche parlare via Skype.
Articolo a cura della Dottoressa Luisa Merati. Medico, Psicologa, istruttore mindfulness, psicoterapeuta, esperta in ipnosi regressiva.