Insonnia cos’è
Con insonnia possiamo intendere, in senso letterale, la vera e propria mancanza di sonno. E’ al momento il disturbo del sonno più comune statisticamente nella popolazione. Non vuol dire necessariamente passare la notte in bianco, ma avere comunque una durata di riposo non sufficiente al recupero di forze ed energie. La durata ridotta del sonno, o la mancanza di continuità di esso, porta a difficoltà nel rigenerarsi da un giorno all’altro. Le ore di sonno possono essere anche poche (alcuni di noi hanno minor necessità di dormire) ma il vero problema si pone quando viene a mancare la qualità, o quando questa non è adeguata alle nostre necessità e all’espletamento delle attività diurne.
L’insonnia è spesso una conseguenza di una condizione psicofisica debilitata, di periodi di stress e pensieri intrusivi, di abitudini sregolate durante la giornata (in particolare gli eccessi, che siano alimentari, relazionali, o di qualsiasi altro tipo).
Dr.ssa Luisa Merati
Contro l’insonnia da oltre 40 Anni.
Sono Medico, Psicologa, Psicoterapeuta,
Esperta di Medicina Psicosomatica e Ipnosi.
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Istruttrice Senior di MBSR Mindfullness,
Pratictioner EMDR, Terapeuta Psiconcologa Metodo Simonton.
Ricevo privatamente a Milano
in Via Paolo Giovio 28
Insonnia significato
Quando i nostri ritmi di vita ci mettono in difficoltà, può essere che la nostra irrequietezza si ripercuota anche di notte. Dobbiamo tenere presente un aspetto fondamentale di questo problema: spesso l’insonnia non è semplicemente un sintomo, ma la vera e propria causa delle difficoltà della persona.
Possono esserci diversi tipi di insonnia. I principali sono;
- Insonnia situazionale: ha una durata di pochi giorni oppure poche settimane ed è probabile che sia legata a condizioni di stress, cambiamenti di vita, traumi. Nel momento in cui il problema che l’ha scatenata si risolve, o per lo meno si affronta, l’insonnia si riduce fino poi a scomparire.
- Insonnia persistente: può capitare che, nonostante il motivo che ha scatenato l’insonnia non sia più presente, il disturbo persiste. Può ovviamente essere diverso a seconda di come va la giornata o di come la persona si approccia alla notte, ma non se ne va, e la qualità del sonno ne risente in maniera significativa.
- Insonnia ricorrente: quando si passa da un’insonnia situazionale ad un’insonnia persistente, questo può causare nella persona una sensazione di ansia e di preoccupazione riguardo al fatto di non essere più in grado di riposare adeguatamente. Come abbiamo visto negli attacchi di panico, può manifestarsi la “paura della paura”: se non sono riuscito a dormire bene per un certo lasso di tempo, temo che non riuscirò mai più a farlo. Questa ruminazione mentale peggiora ulteriormente la situazione.
Insonnia sintomi
L’insonnia può presentarsi attraverso diversi sintomi, vediamo insieme i principali:
- Può presentarsi nella difficoltà di addormentarsi appena ci si reca a letto;
- Oppure se ci svegliamo di notte prima del tempo e non riusciamo più a riaddormentarci. A quel punto, il cervello “si accende” e i pensieri non riescono a stare più sotto controllo, rendendoci difficile se non impossibile cercare di riaddormentarsi, oppure costringendoci ad un sonno agitato fatto di frequenti risvegli;
- Infine, può manifestarsi nei risvegli mattutini precoci e nella conseguente impossibilità a riaddormentarsi in modo definitivo. Ovviamente è molto diverso svegliarsi, per esempio, alle cinque del mattino perché si deve farlo, piuttosto che “fissare il soffitto” fino alle sette sapendo che ci si alzerà già stanchi. Come dicevamo poco fa, il problema si pone nella qualità.
Tutto ciò può ovviamente creare dei problemi anche durante il giorno, come ad esempio essere costante mente preoccupati riguardo il proprio sonno, avere una sensazione di maggiore stanchezza e malessere, alterazioni nel tono dell’umore come ad esempio essere maggiormente irritabili e, di conseguenza, peggiorare nel proprio rendimento sociale, relazionale e lavorativo. Possono esserci ovviamente anche dei sintomi fisici come ad esempio mal di testa o problemi gastrointestinali.
Insonnia cause (psicologiche)
L’insonnia e in generale i disturbi del sonno sono molto variegati e cambiano da persona a persona, per questo è importante valutare quando il disturbo si presenta e perché. Alcune cause dell’insonnia sono:
- Le problematiche psicologiche;
- L’uso/abuso di sostanze;
- Le condizioni fisiologiche e ambientali sfavorevoli.
L’insonnia è un disturbo in rapida evoluzione, può presentarsi anche in periodi di breve durata e si modifica in base alla problematica che l’ha scatenata: se questa si modifica, anche le difficoltà nel dormire potrebbero peggiorare o migliorare. In alcuni casi purtroppo si cronicizza a prescindere dai motivi che ne hanno scatenato l’inizio. Questo crea inevitabilmente un cambiamento nella gestione della vita da parte della persona, perché la qualità della stessa è inevitabilmente compromessa. Per questo è molto importante prendere in considerazione tutte le opzioni riguardo al perché si è scatenata, con l’obiettivo di “rimettere ordine” e poter ritornare ad un ritmo sonno/veglia accettabile per la persona.
Insonnia conseguenze
I processi cognitivi e psicologici che possono andare a influenzare i disturbi del sonno possono essere, per esempio, la presenza di pensieri intrusivi e la preoccupazione che sale sempre di più con l’avvicinarsi degli orari notturni. Ciò crea ovviamente maggiore preoccupazione emotiva e stress, che creano a loro volta uno stato di ansia persistente.
La cosa grave è che spesso le persone, intrappolate in questo circolo vizioso del ritmo sonno/veglia e magari (giustamente) preoccupate che il loro rendimento ne risenta, cercano da soli rimedi che possono diventare controproducenti, come ad esempio riposare il pomeriggio o cercare di andare a letto prima del solito (cosa che solitamente non fa altro che aumentare la lunghezza del periodo di ansia). Per questo motivo è molto importante rivolgersi ad un professionista per valutare la situazione e intraprendere la giusta strada per la risoluzione del problema.
Insonnia cure
Come dicevamo inizialmente, l’insonnia spesso non è semplicemente un sintomo, ma una vera e propria causa di malessere. Per questo è più complesso diagnosticarla come problematica autonoma o valutarla come correlata ad altre patologie quali l’ansia o la depressione. La cura dell’insonnia è comunque preponderante, a prescindere dalla sua natura principale o comprimaria nella vita della persona.
Al momento il trattamento dell’insonnia può essere effettuato sia tramite la terapia farmacologica che, come si consiglia, effettuando parallelamente una valutazione psicologica per capire quali sono le cause scatenanti all’origine della problematica.
Abbiamo parlato poco fa di tipi di insonnia: per quanto riguarda quella occasionale la terapia farmacologica è ovviamente raccomandata, anche solo per poter riposare adeguatamente, mentre nell’insonnia cronica è meglio affiancare anche una terapia che vada ad indagare la totalità della persona.
Insonnia cause ormonali
Gli ormoni sessuali femminili hanno una diretta influenza sulla qualità e quantità sonno: le donne hanno una migliore qualità del loro riposo notturno, ovvero un maggiore tempo di sonno, una minore fatica all’addormentamento e una maggiore capacità di ristoro derivante dal sonno.
Le diverse fasi della vita della donna sono però associate a significativi cambiamenti ormonali che favoriscono i disturbi del sonno.
Durante il ciclo mestruale, durante la gravidanza e poi in prossimità della menopausa cambiamenti negli ormoni in circolo determinano cambiamenti fisici, fisiologici e psicologici che influenzano direttamente il sonno.
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Luisa Merati. 40 anni di esperienza
Affrontare il problema è il primo passo per provare a risolverlo.
Sono medico, psicologo e psicoterapeuta, sono esperta in ipnosi clinica, medicina psicosomatica, tecniche di visualizzazione e rilassamento. Curo il paziente nella sua totalità, considerando ogni patologia come risultato di una complessa interazione tra la mente e il corpo.
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