Anoressia, bulimia e obesità
I disturbi dell’alimentazione o nello specifico disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono alterazioni delle abitudini alimentari consuete, solitamente accompagnate da preoccupazioni e stati d’ansia eccessive rispetto al proprio peso e all’accettazione del proprio corpo. Emergono principalmente in adolescenza e nel sesso femminile. I comportamenti che più spesso caratterizzano questo tipo di disagio sono:
- Mangiare sempre di meno o digiunare
- Mangiare troppo e vomitare (crisi bulimica)
- Utilizzare il vomito o agenti esterni (lassativi, diuretici) per controllare il proprio peso
Tutto questo spesso unito a un’attività fisica eccessiva.
Avere uno o più di questi comportamenti non significa necessariamente soffrire di un DCA, ci sono infatti dei criteri specifici per diagnosticare questo tipo di disturbo come patologico.
Dr.ssa Luisa Merati
Utilizzo l’ipnosi contro obesità, bulimia e disturbi alimentari.
Sono Medico, Psicologa, Psicoterapeuta,
Esperta di Medicina Psicosomatica e Ipnosi.
Ricevo a Milano anche per un primo colloquio conoscitivo gratuito.
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Istruttrice Senior di MBSR Mindfullness,
Pratictioner EMDR, Terapeuta Psiconcologa Metodo Simonton.
Ricevo privatamente a Milano
in Via Paolo Giovio 28
Anoressia e abbuffate
I DCA principali sono:
- Anoressia nervosa: l’anoressia nervosa è caratterizzata da una preoccupazione costante nei confronti del cibo e del suo controllo. L’ansia e la paura fanno parte della vita quotidiana: paura di mangiare troppo, paura che dall’esterno le persone possano capire che qualcosa non va, paura di non essere abbastanza (belle, magre, accettate, apprezzate). Ci sono molti modi per cercare di controllare l’assunzione di cibo, come ad esempio cucinare molto per gli altri senza poi nutrire se stessi, mangiare molto lentamente per far sembrare di stare mangiando di più oppure spezzettare il cibo in parti molto piccole. Si può arrivare anche a nascondere il cibo fingendo di averlo mangiato. In questa patologia, la persona non si vede come è realmente: anche di fronte ad uno specchio che rimanda la realtà dei fatti (la magrezza eccessiva) la persona continua a vedersi grassa e, di conseguenza, continua a cercare di dimagrire. Tutto questo è ovviamente legato all’autostima, solitamente bassa, e alla percezione che gli altri hanno – il tutto è quindi legato a difficoltà relazionali. I principali sintomi sono depressione, perfezionismo, difficoltà relazionali, scarsa autostima, isolamento sociale.
L’anoressia ha come condotta compensatoria il vomito autoindotto,l’eccessiva attività fisica. - Bulimia nervosa: la bulimia nervosa è caratterizzata da crisi bulimiche, ovvero le cosiddette abbuffate: la persona mangia in maniera incontrollata e senza riuscire a fermarsi. In seguito mette in atto comportamenti compensatori, come ad esempio vomitare, per cercare di mantenere comunque il peso desiderato. I disturbi del comportamento alimentare riguardano principalmente il controllo o la perdita di esso. In questo caso, a fronte di una perdita totale del controllo della situazione, per esempio per il troppo desiderio di mangiare qualcosa a cui si rinuncia abitualmente, si cerca di recuperare in seguito. La bulimia nervosa può degenerare al punto da ingerire qualsiasi tipo di cibo, anche crudo o avariato, pur di mangiare. Quando la persona ha una crisi bulimica ci sono due conseguenze diverse: la prima è una temporanea sensazione do gioia e sollievo, sostituita quasi subito dal senso di colpa e vergogna, che porta poi di conseguenza a causarsi il vomito.
- Binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata): in questo caso la persona ha crisi bulimiche senza che siano poi messi in atto comportamenti compensatori come il vomito. Questo causa solitamente un aumento di peso fino a portare all’obesità e un peggioramento delle condizioni di salute che portano poi ad ulteriore vergogna. Il problema in questo caso è la tristezza legata all’incapacità di mantenere il controllo e non riuscire a controllarsi, non tanto rispetto al peso eccessivo.
- Feeding disorders (disturbi della nutrizione).
- Disturbi alimentari sottosoglia: alcuni pazienti che, pur avendo un disturbo alimentare grave, non soddisfano abbastanza criteri per una diagnosi di DCA.
Disturbi alimentari
I disturbi alimentari sconvolgono completamente la vita di una persona. Il cibo e il peso diventano l’unico pensiero per tutta la giornata e pervadono completamente anche le relazioni, perché cambia l’importanza che viene data ad ogni singola cosa: il cibo e le conseguenze del cibarsi sono infatti predominanti. Il terrore di ingrassare e che gli altri possano notare il problema porta a ridurre al minimo i contatti con amici e parenti e, in particolare, le uscite, così da non doversi giustificare rispetto a cosa si mangia o meno, oppure a sentirsi costretti a mangiare per “far contento” qualcun altro per poi sentire il bisogno di vomitare. Uno dei problemi principali dei disturbi alimentari sono, infatti, le reazioni che le persone hanno di fronte ad una perdita di peso. Inizialmente, infatti, il tutto può essere considerato positivo e anzi, vengono magari fatti i complimenti, il classico “sei dimagrita! Stai bene!”, che rinforza la persona nel suo comportamento. Quando le persone, solitamente i familiari, si rendono conto che la situazione sta “sfuggendo di mano”, non è facile porvi rimedio in quanto la risposta più comune è “sto benissimo”. Questo perché la visione che la persona ha di se stessa è diversa da quella che è in realtà – si ha un’alterazione dell’immagine corporea – e per questo si convince di essere sulla strada giusta ed è restia a chiedere aiuto. Si è convinti che il proprio corpo vada bene e anzi, lo si vede bene, anche contro il dato di realtà che potrebbe rimandare per esempio uno specchio. Chi soffre di anoressia nervosa e anche di bulimia nervosa può decidere di parlare con un terapeuta magari anche anni dopo l’insorgenza dei primi sintomi. Non sempre si comprende e si ha la consapevolezza di avere una difficoltà, un problema. E’ solitamente presente inoltre nei disturbi alimentari anche un certo grado di vergogna per quello che sta succedendo e questo rende difficile chiedere aiuto.
Anoressia e depressione
Spesso chi soffre di un disturbo del comportamento alimentare potrebbe avere anche altre difficoltà: situazioni pregresse di depressione, ansia, disturbo post traumatico da stress o problemi di dipendenze possono andare a peggiorare una situazione già difficile e portare a comportamenti autolesionisti.
La perdita di peso e il digiuno danno il via a dei meccanismi biologici che favoriscono l’aumento della depressione nella persona. I familiari sono solitamente i primi ad accorgersi del cambiamento nell’umore perche aumentano scontrosità e chiusura in se stessi, irritabilità, poco interesse per la vita quotidiana.
obesità è un disturbo alimentare
Spesso si pensa che l’obesità faccia parte dei disturbi del comportamento alimentare. Sebbene tra i DCA sia presente come abbiamo visto il binge eating disorder – il disturbo da alimentazione incontrollata – che può portare al sovrappeso in quanto prevede un’abbuffata senza tentativo di recupero del peso, non significa che necessariamente ciò possa essere causa di obesità. Un disturbo alimentare può ovviamente essere una causa psicologica dell’obesità, ma non è una condizione necessaria e sufficiente. L’obesità si caratterizza come una condizione medica, una patologia, dovuta ad un eccesso di grasso corporeo che ha poi ovviamente effetti negativi sulla salute della persona. La maggior parte delle volte è un problema cronico che ha molte cause oltre a quelle psicologiche: farmacologiche, endocrine, genetiche.
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Luisa Merati. 40 anni di esperienza
Affrontare il problema è il primo passo per provare a risolverlo.
Sono medico, psicologo e psicoterapeuta, sono esperta in ipnosi clinica, medicina psicosomatica, tecniche di visualizzazione e rilassamento. Curo il paziente nella sua totalità, considerando ogni patologia come risultato di una complessa interazione tra la mente e il corpo.
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